Nel Programma

Ho composto gli arrangiamenti dei brani di Morricone che fanno parte del
programma di questo concerto poco tempo dopo aver visto il meraviglioso
film “Ennio” di Giuseppe Tornatore. E quella visione è stata la conferma di
ciò che ho sempre pensato: lo stile compositivo di Morricone è
strettamente legato alla tradizione dei grandi compositori classici, da quelli
più antichi fino agli sperimentatori più recenti. Ed è sempre stato così fin
dagli inizi della sua carriera, sia nelle colonne sonore di film che nella
musica assoluta, e persino negli arrangiamenti di canzoni di musica
leggera. La sua visione della musica è globale e il suo lavoro comprende
tutti gli aspetti musicali fino all’ultimo dettaglio, dalla melodia
all’armonia, ai più raffinati colori strumentali.
Quindi arrangiare un suo brano partendo soltanto dalla melodia mi è
sembrato limitativo. Ho preferito invece tener conto del “clima” musicale
complessivo, rimanendo in certi casi fedele all’originale, e in altri
allontanandomi. Per far questo ho preso spunto dalle sue armonie e dai
suoi contrappunti, dai suoi particolari timbri orchestrali, o da quello che ho
immaginato fossero i suoi riferimenti stilistici, ma sempre con grande
rispetto.
Ma nonostante la sua musica sia così colta è però nello stesso tempo molto
popolare. Ed è molto emozionante eseguire in un concerto temi così noti
come Nuovo Cinema Paradiso, C’era una volta in America, Mission, Metti
una sera a cena, C’era una volta il West, così impressi nella memoria del
pubblico che ti ascolta.
Inoltre in questo concerto i temi sono affidati a due grandi solisti come
Paolo Fresu e Javier Girotto che con le loro interpretazioni, che
comprenderanno anche parti improvvisate, daranno a queste esecuzioni e
al concerto nel suo complesso un aspetto di particolare originalità e di
unicità.

Paolo Silvestri